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Aes Domicilio: protagonista del terzo settore

AES Domicilio opera e concentra le sue forze per sviluppare e mantenere vivo il proprio sistema; stiamo parlando del Terzo Settore, non profit: “soggetto organizzativo di natura privata con finalità civiche e solidaristiche, che promuove e realizza attività d’interesse generale mediante la produzione e lo scambio di beni e servizi di utilità sociale conseguiti tramite forme di mutualità, in attuazione del principio di sussidiarietà”.

Negli ultimi vent’anni, in Italia così come in Europa, assistiamo ad un risveglio della società civile organizzata e allo sviluppo di tale Settore a seguito di importanti processi sociali, politici e culturali. La crisi del welfare state, infatti, ha costretto gli Stati e le società dei Paesi cosiddetti avanzati a rivedere priorità e modalità di erogazione dei servizi sociali. Il settore delle imprese ha subito e continua a subire trasformazioni. La Pubblica Amministrazione si snellisce. Il mondo del non profit cresce e si diversifica.

Le realtà del Terzo Settore hanno in comune alcune caratteristiche fondamentali, tra le quali l’assenza di scopo di lucro, che si traduce nell’obbligo di reinvestire gli utili nelle attività istituzionali, e la natura giuridica privata. Possono operare in numerosi settori quali assistenza sociale, sanità, cultura, sport, cooperazione internazionale, istruzione e ricerca, ambiente, sviluppo economico e sociale.

Lo sviluppo del settore non profit ha determinato nel tempo una sempre maggiore professionalizzazione del capitale umano impiegato e una progressiva tendenza a garantirne la stabilizzazione a livello contrattuale.

AES Domicilio deve progettare, pianificare e sviluppare tutte le attività che danno vita ad azioni dirette a sostenere la missione dell’organizzazione; deve realizzare e valutare le campagne sociali, coordinando e valorizzando i professionisti per il raggiungimento degli obiettivi.

Da un punto di vista giuridico si segnala la ricerca di una coniugazione tra mondo profit e non, attraverso organizzazioni che creino valore economico (produzione di beni e servizi) in modo socialmente e solidaristicamente sostenibile.

L’impostazione diciamo “manageriale” si conferma nella redazione dell’art. 4 della Legge Delega, espressamente dedicato al riordino ed alla revisione della disciplina del Terzo Settore: uno dei principi e dei criteri direttivi nel rispetto dei quali dovrà svolgersi l’operato del Governo sarà, infatti, quello di valorizzare il ruolo degli enti nella fase di programmazione, tutelare  e valorizzare il patrimonio culturale e individuare criteri improntati al rispetto di impatto sociale del servizio.

A tutto ciò si affianca la necessità per gli enti di rispondere a criteri di misurazione dei risultati ottenuti affinchè i nostri utenti tocchino con mano gli effettivi sforzi compiuti e godano pienamente dei nostri benefici.