Gli anziani e le difficoltà a camminare
Gli anziani e le difficoltà a camminare
Scegliere di assumere una badante convivente a Lecco può supportare il tuo caro nelle attività di deambulazione. Il problema delle cadute nella popolazione anziana non è semplicemente legato all’elevata incidenza, visto che bambini e atleti hanno certamente tassi di caduta più elevati, senza per questo costituire un grande problema sanitario. Piuttosto si tratta di una combinazione di incidenza e facilità di esito in lesione, dal momento che tra gli anziani c’è un’elevata prevalenza di malattie come l’osteoporosi e cambiamenti fisiologici associati all’età, come il rallentamento dei riflessi protettivi che rendono particolarmente pericolose anche cadute lievi. Inoltre la guarigione da una lesione, come per esempio una frattura, è di solito lenta nelle persone anziane e ciò aumenta il rischio di successive cadute.
Un’altra complicazione è la sindrome ansiosa post caduta, in cui un individuo riduce movimento e attività in modo eccessivamente cauto, proprio per paura di cadere. Ciò contribuisce a ridurre la forza muscolare, favorendo una deambulazione anormale e, a lungo andare, un ulteriore aumento del rischio di cadere. Inoltre la caduta, soprattutto se l’evento si ripete, riduce la propria autostima, per cui a volte l’anziano omette di raccontare quanto accaduto per vergogna.
L’aiuto di una badante convivente
AES Domicilio, consapevole delle difficoltà dei vostri cari e di chi li circonda, affianca la presenza di una badante che in modo costante monitora i loro spostamenti ed evita che nell’invecchiamento l’individuo veda diminuire progressivamente le sue prestazioni, sia come attività fisica (forza e resistenza muscolo/scheletrica) che come capacità sensoriale e riflessa (aumento dei tempi di reazione), comportando di conseguenza un declino delle sue capacità motorie.
La perdita della simmetria dei movimenti, durante la marcia, e la ridotta coordinazione tra lato destro e sinistro del corpo, sono sinonimo spesso di disturbi neurologici e comportano una perdita del controllo motorio e della capacità di deambulare in sicurezza, tipica dell’anziano. Spesso, nei soggetti in età avanzata, si osserva un’incapacità a iniziare correttamente la marcia per disturbi sensitivo-motori, comportando una rigidità posturale e una tendenza alla retro-pulsione con aumentata instabilità e maggiore rischio di cadute.
Gli ausili della deambulazione
Il razionale impiego degli ausili consiste nel facilitare il cammino e renderlo più sicuro, coinvolgendo gli arti superiori e aumentando così la base d’appoggio. Gli ausili per la deambulazione devono comunque essere adattati alle caratteristiche somatiche e alle capacità residue di chi li deve usare, considerando il contesto nel quale sono impiegati e prevedendo qualche seduta di addestramento con il fisioterapista ai fini di un uso corretto.
Pertanto, le nostre badanti faranno molta attenzione alle modificazioni emotivo/affettive dello stesso, soprattutto all’eventuale carenza di motivazione nel mantenere o recuperare una deambulazione corretta. Inoltre, tra le cause che spesso producono difficoltà nel cammino ricordiamo che:
- l’obesità aumenta il carico di lavoro per un determinato livello di esercizio, comportando probabilmente una più breve distanza percorsa.
- le malattie vascolari, in particolare quelle coinvolgenti gli arti inferiori, si associano ad una distanza effettuata in 6 minuti inferiore alla norma;
- le malattie dell’apparato respiratorio, come l’asma o le malattie che restringono i volumi polmonari, si associano ad una minore capacità di cammino. l’essere fumatori riduce significativamente la distanza percorsa.