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L’importanza di ascoltare gli anziani

BORGNA:”IL SOGNO DEGLI ITALIANI? ESSERE ASCOLTATI”

Aes Domicilio offre servizi di ricerca badante a Lecco e in provincia, considera l’ascolto il vero sogno degli italiani, proprio come sostiene Borgna in una sua intervista e ha il potere di cancellare quel senso di vuoto che quotidianamente riempie le nostre giornate, estende le relazioni sociali, ci sottrae dal buio della sopravvivenza, permette di condividere le proprie emozioni e le profonde debolezze.

Ancora in una sua intervista Eugenio Borgna, protagonista della psichiatria italiana e autore di libri bellissimi sulla condizione umana, sostiene l’importanza del “non dimenticare mai di formulare un desiderio”. Mai rinunciare ai desideri, dice la madre di Malte Laurids Brigge in una celebre opera di Rilke. Ma siamo ancora capaci di avvistare le stelle filanti, alla ricerca di qualcosa che ancora non c’è? Gli italiani sanno ancora desiderare, che poi significa riconoscere il futuro dentro il proprio corpo sociale? E come sono orientati i nostri desideri?

ESSERE ASCOLTATI: COS’È IL DESIDERIO?

Allo stesso modo della speranza, ritiene il professore,” anche il desiderio è condizionato dalla storia personale di ciascuno di noi. Se il mio vissuto è stato ricco, anche la sfera dei desideri resta estesa e polimorfa; lo sesso Lacan definisce il desiderio come desiderio di desiderare, un’esperienza legata al passato, ma aperta al futuro riconoscendo dentro di sé quella dimensione del tempo che è il futuro. Se muore il futuro, muoiono anche i desideri. Se io vivo prigioniero del mio passato gli spazi aperti del desiderio si comprimono. A volte si annullano. Non esiste desiderio che non sia intrecciato al tempo, alla circolarità senza fine tra passato presente e futuro. Noi storicizziamo i contenuti delle speranze e dei desideri perché essi non sono liberi ma condizionati dalla storia personale di ciascuno di noi”.

ASCOLTARE E RELAZIONARSI PER TRASFORMARE LA REALTÀ

Oggi i nostri desideri si riconducono alle necessità primarie : il benessere o la pura sopravvivenza. Ma nel nostro mestiere per garantire tale benessere è necessario entrare in relazione con l’altro, comprendere i bisogni, assicurare efficienza, insomma più entriamo in relazione con gli altri, più abbiamo il potere di trasformare la realtà. La sensibilità di una persona non porterà mai alla apatia perché ha una straordinaria introspezione e capacità di ascolto, forse la fragilità, molto spesso così fastidiosa e dolorosa, è un bene se considerata in relazione all’indifferenza, e bisognerebbe educare anche a questo: essere più umani.

Sono questi i desideri che ci permettono di andare avanti, che animano il nostro mestiere rendendolo passione, che dà un senso ai nostri sforzi e che concretizzano la vostra fiducia riposta. È per questo che dobbiamo smetterla di esser indifferenti, e iniziare a desiderare per inseguire qualcosa di grande, uscire dalla apatia per ascoltare l’altro, secondo solidarietà e interesse.