Assistere un malato di sla
ASSISTERE UN MALATO DI SLA
Il servizio badante convivente di Aes Domicilio garantisce la massima professionalità e serietà Laddove sia necessaria un’assistenza costante ed una presenza h24.
“Quando in una famiglia si palesa la presenza di un malato di SLA molte cose vengono sovvertite e la vita quotidiana acquista altri ritmi specie se la malattia procede a tempi accelerati: tutto si trasforma e non solo nelle persone che hanno cura del malato ma anche nelle cose che lo circondano. Le nostre abitazioni, per la più parte, non sono predisposte per ricevere questi malati e devono pertanto subire modifiche e ristrutturazioni, a volte, anche radicali.
I problemi maggiori, di solito, riguardano le porte, il bagno e le scale oltre a diverse e necessarie disposizioni dei mobili e dei vari oggetti che sino a ieri erano parte integrante della vita familiare e che ora devono venire spostati o addirittura rimossi.
E’ opportuno, anche al fine di non fare pesare ulteriormente sul malato le difficoltà delle modifiche, procedere per gradi cercando di mantenere il più possibile inalterata la struttura nella quale il malato ha vissuto negli anni precedenti ed alla quale ha certamente ed attivamente partecipato.In molti comuni sono disponibili organismi di consulenza che effettuano gratuitamente sopralluoghi e forniscono assistenza tecnica sugli interventi necessari per il superamento delle barriere architettoniche. Una volta individuate le principali operazioni da effettuare è importante procedere con ragionevole anticipo in quanto ciò comporta quasi sempre la presenza di specialisti che consigliano e provvedono agli interventi.”
I centri per l’Adattamento dell’Ambiente domestico
Se l’appartamento non è dotato di ascensore atto a ricevere la carrozzella è necessario ricorrere ai professionisti ed in prima battuta alla consulenza personalizzata e gratuita dei Centri per l’Adattamento dell’Ambiente Domestico (CAAD) di norma presenti nei comuni o nelle province.
In questi casi le soluzioni suggerite sono varie e vanno dai servo- scala di tipo fisso o mobile agli elevatori sia a cabina chiusa che aperta, le cosiddette “pedane elevatrici a uomo presente”. In molti casi è però possibile contenere l’intervento grazie all’utilizzo di “montascale” agganciati alla carrozzella personale. Alcuni di questi consentono di superare anche le scale strette ed a chiocciola in condizioni di elevata sicurezza e facilità di manovra.
Sempre presso i CAAD è possibile ottenere le informazioni necessarie per accedere ai contributi previsti sia dalla legislazione nazionale che regionale relative al superamento delle barriere architettoniche. È molto importante assicurare il miglior grado di comfort affinché ogni gesto o momento quotidiano possa essere affrontato con semplicità, ma è soprattutto necessario che tutti gli strumenti ad hoc siano stati utilizzati affinché la salute sia messa al riparo da inconvenienti o pericoli.