Tamari Racconta a Lecco la sua Esperienza di Lavoro In Nero
Il lavoro in nero nel mondo delle badanti purtroppo è ancora una piaga seria apparentemente difficile da debellare.
Una badante racconta la sua esperienza a Lecco, con l’esito positivo di essere riuscita ad essere assunta in regola.
La badante Tamari lavorava per una famiglia che aveva bisogno di assistenza a tempo pieno per il loro coniuge malato e Tamari era la candidata perfetta per il lavoro.
La famiglia non voleva assumere Tamari ufficialmente e quindi decisero di avere un rapporto lavorativo “in nero”, dunque senza un contratto di lavoro e senza nessuna forma di protezione sociale o previdenziale. La famiglia le pagava in contanti, senza alcuna traccia di pagamento.
La bandate andava d’accordo con la famiglia e quindi accettò di lavorare in queste condizioni inizialmente, ma poi con il passare del tempo, cominciarono a sorgere alcuni problemi: Tamari si ammalò e non poté lavorare per un periodo di tempo.
Non avendo un contratto regolare, non aveva diritto a nessun tipo di indennità o di sostegno economico.
Inoltre, la famiglia non aveva fatto alcuna forma di assicurazione per coprire eventuali emergenze mediche o incidenti sul lavoro.
Si rese conto in questa situazione che non aveva alcuna forma di tutela in caso di sospensione del lavoro o di licenziamento.
Non c’era alcun accordo scritto che regolasse la sua posizione in famiglia e la sua situazione economica.
La sua situazione era insostenibile e che doveva fare qualcosa per proteggere i suoi diritti.
Decise di parlare con la famiglia e di chiedere loro di assumere ufficialmente.
La famiglia capì la gravità della situazione e decise di accettare la richiesta di Tamari.
Fu così assunta con un contratto regolare, con tutte le tutele e i diritti previsti dalla legge.
Venne iscritta alla previdenza sociale e alla cassa pensione, così come a tutte le altre forme di assicurazione previste per i lavoratori dipendenti.
La famiglia, dal canto suo, si rese conto dell’importanza di assumere regolarmente il personale domestico e di rispettare i loro diritti.
Non solo avrebbero evitato di incorrere in sanzioni e multe, ma avrebbero anche garantito una maggiore stabilità e serenità ai propri assistiti.
Questa storia dimostra l’importanza di assumere regolarmente il personale domestico e di rispettare i loro diritti.
Non solo si evitano sanzioni e multe, ma si garantisce anche una maggiore serenità e stabilità ai propri assistiti.
Inoltre, si contribuisce a combattere il fenomeno dell’evasione fiscale e del lavoro nero, che rappresentano un grave problema per l’economia e per il benessere sociale.
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